Si tratta di una delle forme tumorali più letali e, purtroppo, i casi in Italia sono in aumento negli ultimi cinque anni: parliamo del tumore all’ovaio che, se le previsioni dovessero essere confermate, nel 2018 registrerà 5.200 nuovi casi. Tanto per rendere l’idea, c’è un aumento del 7% rispetto a cinque anni fa.
Il vero problema del tumore all’ovaio resta la diagnosi, spesso effettuata in fase avanzata: è in questo senso che si cerca di fare dei passi in avanti, indirizzando la ricerca verso le cause genetiche e molecolari che possano aiutare ad individuare prima il tumore.
Queste indagini molecolari sono svolte tramite nuove tecnologie bio-informatiche basate proprio sullo studio più approfondito del genoma umano. Nel caso del tumore all’ovaio, ad esempio, si registra spesso la mancata mutazione BRCA che determina una maggior sensibilità ai farmaci come gli inibitori di PARP. Sono proprio questi farmaci ad essere particolarmente efficaci contro questo tipo di tumori che registrano dei difetti di riparazione del DNA.