In diversi luoghi di lavoro ci sono tante persone che non sono dedite come dovrebbero alla professione ma sono lì solo per scaldare la scrivania e percepire il loro compenso. Fino a qui è tutto lecito ma la situazione cambia nel momento in cui viene inviato il certificato di malattia per stare a casa senza essere davvero impossibilitati. Non è finita qui perché questi soggetti invece di rispettare le fasce orarie in cui dovrebbero starsene a casa sono soliti andare in giro o addirittura una seconda attività lavorativa.

Come dovrebbero svolgersi i controlli

Nel momento in cui il datore di lavoro dovesse sospettare la finta malattia di un suo dipendente, quello che deve fare è mettersi in contatto con il medico del lavoro dell’INPS. È lui il soggetto che può fare questo tipo di segnalazione, nessun altro ha il potere di richiedere una visita a domicilio. Il medico passa al domicilio indicato dal lavoratore dipendente per verificare che, prima di tutto, il lavoratore sia a casa propria. In secondo luogo, verifica le condizioni mediche del soggetto e capire se effettivamente va dispensato dallo svolgimento del lavoro.

Come vanno le cose in realtà

Questo sarebbe quello che accade in un mondo idilliaco dove le cose funzionano bene. Ovviamente, tutti sappiamo che l’Italia non è un Paese normale e quindi le cose non vanno mai per il verso giusto. La maggior parte delle segnalazioni fatte dal medico del lavoro va in esubero: sono tante, troppe per essere verificate tutte. Va a finire che alcuni furbetti ce la fanno e scappano tra le maglie larghe del sistema.

Quello che un datore di lavoro può fare per avere la giusta causa per licenziare il dipendente scalda sedia è quindi rivolgersi a una agenzia investigativa a Milano che esegue questo tipo di controlli. In pratica, se il lavoratore invia il certificato di malattia, sarà compito della agenzia investigativa a Milano verificare tramite pedinamenti e altre strategie se è davvero impossibilitato o sta sfruttando il congedo per malattia.

Di Grey