Sulla rivista Microbiome è stata pubblicata un’interessante ricerca in cui viene studiato cosa avviene in un ambiente “domestico”, come una stanza, illuminato dal sole nel corso della giornata e le differenze che corrono con altri angoli non illuminati.
I ricercatori dell’università dell’Oregon hanno raccolto della polvere “autentica” in alcune case di Portland e hanno creato una sorta di stanze in miniatura con una temperatura nella norma. I risultati dopo 90 giorni (durante i quali la polvere aspirata si è posata a terra) sono stati sorprendenti, tenendo in considerazione che i tre differenti ambienti sono stati illuminati con luce UV, luce del sole e tenuti invece al buio.
Ebbene, le stanze che sono state illuminate dal solo avevano meno germi di tutte, praticamente la metà di quelli presenti nelle stanze “scure”. Ci si riferisce ai cosiddetti batteri vitali, quelli che crescono e possono causare problemi alla salute e alla pelle. La vecchia convinzione che le stanze illuminate dal sole siano più “sane” e più “pulite” si è quindi rivelata esatta.