Quando si parla di idrocolonterapia, si intende una pratica il cui intento è quello di ripulire completamente l’interno dell’intestino, al fine di favorirne il corretto funzionamento ed eliminare molti disturbi e problemi piuttosto comuni e diffusi. È un trattamento del tutto naturale, i cui benefici erano noti già nell’antichità, il principio di base è lo stesso del clistere, la differenza è quella di utilizzare una macchina complessa per produrre un getto d’acqua continuo.

 

Tramite il lavaggio intestinale, è possibile liberarsi da scorie, tossine e residui rimasti all’interno del tubo digerente, ripristinare la corretta motilità e ritrovare uno stato di salute eccellente e un buon equilibrio psicofisico.

 

Infatti, come sappiamo, l’intestino influenza tutto l’organismo e, al contrario, reagisce anche a stimoli di natura psicologica ed emotiva: non a caso, nei momenti di forte emozione, si prova spesso una sensazione di malessere con mal di pancia e diarrea. Questo significa che mantenendo sotto controllo il funzionamento dell’intestino, ne trarrà vantaggio ogni altro apparato e organo.

 

Il centro di idrocolonterapia a Milano è a disposizione per accogliere i pazienti in un ambiente confortevole, con la presenza di uno staff di operatori qualificati e di macchine sofisticate e moderne, al fine di garantire la massima sicurezza e tranquillità.

 

Il lavaggio avviene mediante un flusso d’acqua a 37 gradi circa continuo e una doppia cannula, che garantisce il costante passaggio dell’acqua in entrata e in uscita, con la possibilità di regolarne l’intensità.

Quali sono le situazioni in cui il lavaggio intestinale è controindicato

 

In realtà, trattandosi di un trattamento naturale, nel quale non si utilizzano sostanze chimiche o farmaci, utilizzando esclusivamente l’acqua, l’idrocolonterapia è sicura e non comporta alcun problema: anzi, al contrario, si rivela benefico in molte situazioni.

 

Solo in alcuni casi particolari, ad esempio per le donne durante la gravidanza, a chi avesse appena subito un intervento chirurgico o durante le forme infiammatorie in fase acuta, talvolta potrebbe essere meglio rimandare, e in ogni caso si raccomanda di chiedere consiglio al proprio medico di fiducia, ed eventualmente ricorrere ad un trattamento più semplice e meno invasivo.

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