self help

E’ sempre più diffusa la “self help“, o se preferite la “psicologia fai da te”. In realtà, stando a quanto spiega nel suo libro “Contro il self help – come resistere alla mania di migliorarsi”, Svend Brinkmann, dell’università di Aalborg mette in guardia da questa moda dilagante.

“L’illusione di poterci migliorare sempre, di poter essere ciò che si vuole, di essere sempre al passo, nonostante i ritmi accelerati, provoca alla fine profonde sensazioni di inadeguatezza e di sconforto”, spiega Brinkmann che poi continua: “Ci sono promesse illusorie di felicità, si porta a credere che questo stato può essere raggiunto con pochi e semplici passi e di conseguenza che l’infelicità dipende da noi stessi. Il self-help è una droga, provoca momentanee illusioni di benessere ma poi servono altri libri, e ancora altri. Tutto ciò provoca depressione e stress tra gli individui più fragili”.

Il docente poi chiude così: “Bisogna accettare i propri limiti e rifiutare i propri limiti. Un buon romanzo è meglio di un libro di self-help“.