È dal 1990 che il Sole 24 Ore ogni anno pubblica una ricerca in merito alle province dove si vive meglio. È sempre molto attesa quindi la classifica delle città italiane in base alla qualità della vita stilata tenendo presente diversi fattori tra cui lavoro, salute, ambiente, proposte culturali, livello di sicurezza, modernità delle infrastrutture che oggi vengono progettate con sistemi moderni e all’avanguardia come la tecnica di laser scanner 3d.

Lo scopo è quello di è quello di misurare con dei criteri più possibile oggettivi il benessere in diverse zone del paese tramite degli indicatori rilasciati da fonti ufficiali come gli istituti di ricerca. Notifiche simili vengono fatte e stilate anche a livello più ampio mettendo in competizione gli stati tra di loro.

Tornando però alle province italiane, quanto emerge dall’ultima ricerca è che la città dove si vive meglio è Bologna che conquista il gradino più alto del podio per la quinta volta nella storia. A seguire ci sono Bolzano e Firenze. La seconda classificata non è di certo una novità poiché si è sempre posizionata tra i primi 10 classificati. Non si può invece dire lo stesso della medaglia di bronzo assegnata a Firenze che rispetto all’anno precedente ha guadagnato ben otto posizioni e addirittura 24 rispetto a due anni fa. E tornando indietro nella storia della classifica, possono ben vent’anni prima di ritrovare la città fiorentina in una posizione così alta nella classifica segno deve successo delle politiche messe in atto negli ultimi tempi.

In quarta posizione si classifica la provincia di Trento, anch’essa un abitudine delle posizioni più alte. Invece, Milano che l’anno scorso era medaglia d’argento, quest’anno scende all’ottavo posto soprattutto per colpa de canoni di locazione molto alti rispetto al reddito medio pro capite. Anche Roma indietreggia perdendo 18 posizioni e arrivando solo trentunesima mentre Genova è al 27° posto. Bisogna scorrere classifica per trovare le grandi città del sud come Palermo che arriva 88esima mentre Napoli è al 98° posto chi perde ben otto posizioni rispetto all’anno precedente. In fondo alla classifica si trovano Caltanissetta, Isernia e Crotone.

Di Grey