Il Ministero della Salute ha da poche ore lanciato un allarme su alcune cozze provenienti dalla Grecia e che sono risultate essere contaminate da salmonella. L’avviso è stato, come da procedura, inoltrato anche al Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare.

Proprio quest’ultimo ente raccomanda che le cozze vadano sempre controllate dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale, considerato che consumare molluschi crudi e contaminati potrebbe causare gravi danni alla salute. I lotti di cozze vive contaminate non sono stati ancora resi noti e la ricerca è resa ancora più difficile visto che non sono destinati solo alla GDO ma anche a pescherie e piccoli mercati.

La salmonellosi può essere contratta anche attraverso carne cruda, uova e latte, senza dimenticare il contatto diretto con gli animali. I sintomi di questa malattia si mostrano tra le 6 e le 72 ore e si manifestano tramite diarrea, nausea e forti dolori all’addome.

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