118mila persone, in Italia, soffrono di sclerosi multipla; ogni anno si registrano 3400 nuovi casi e nella maggior parte dei casi riguardano giovani di un’età compresa tra i 20 e i 40 anni (la casistica è due volte maggiore delle donne).
Ora è disponibile nel nostro paese una nuova cura che sarà a carico del Servizio Sanitario nazionale e che si basa su una molecola che si chiama Ocrelizumab e che ha già ricevuto l’ok dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
La terapia, stando alle parole di Giancarlo Comi, direttore di Neurologia all’Ospedale San Raffaele di Milano, “è un’autentica rivoluzione copernicana. Questo giorno resterà nella storia nella lotta alla sclerosi multipla”.
Comi continua, affermando che la molecola è efficace sin dall’insorgere della malattia: “C’è un’efficacia notevole, unita a un profilo di sicurezza favorevole. Coloro che soffrono di una forma primariamente progressiva vedono ritardare di sette anni l’esigenza di una sedia a rotelle”.
Il farmaco potrà essere somministrato tramite endovena ogni 6 mesi.