Capita spesso di vedere in un film che spiare e avere accesso allo smartphone o di un’altra persona sia cosa facile, fatta nel giro di pochi minuti. In realtà, non è esattamente così e questo è un’immagine sbagliata perché non è possibile spiegare lo smartphone del partner per sapere se è fedele o se ha una relazione extraconiugale.

Quando è violazione della privacy

Purtroppo, è bene sapere che non è possibile avere accesso allo smartphone di un’altra persona perché si tratterebbe di violazione della privacy. Anche tra coniugi che vige la comunione dei beni, non è possibile prendere di nascosto il cellulare per leggere conversazioni, e-mail, messaggi, chat e così via. È un po’ lo stesso reato che si compirebbe a leggere la posta indirizzata a qualcun altro.

Alcuni si rivolgono a un investigatore privato Roma convinti che lui possa avere accesso con i mezzi tecnologici al contenuto dello smartphone, ma in realtà non è affatto così. Ancora una volta, si tratta di violazione della privacy perciò non è possibile procedere in tal senso. Tuttavia, non significa che bisogna gettare la spugna poiché è possibile scoprire se il coniuge è fedele o meno tramite altri sistemi. Molti infatti decidono di rivolgersi a un investigatore privato Roma perché esegue delle indagini in merito all’infedeltà coniugale, una delle principali ragioni per cui si fa riferimento a un detective privato.

Alcune eccezioni

Tuttavia, è bene sapere che esistono alcune eccezioni sebben molto rare. Secondo la giurisprudenza, non si tratta di violazione della privacy nel momento in cui ci si imbatte per caso in una conversazione privata. In pratica, se il telefono smartphone viene lasciato incustodito dal proprietario e il partner incorre in una notifica che rivela l’infedeltà. In questo specifico caso, il giudice può ammettere la prova e dichiarare quindi che la colpa delle fine della relazione ricada su chi è stato infedele, addebitando a lui (o lei) le spese del divorzio. Se invece le prove dell’infedeltà fossero state ottenute violando la privacy, vengono rigettate dal giudice e non è possibile procedere con l’addebito.

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